Le stalattiti si formano dal soffitto al pavimento e le stalagmiti capovolte. Ma come si formano? Ebbene, è un processo relativamente semplice ma estremamente lento.

Le stalattiti e stalagmiti si trovano nelle rocce carsiche e sono frutto di un fenomeno denominato carsismo che si realizza principalmente entro rocce di natura calcarea, grazie allo intervento ed all’infiltrazione dell’acqua piovana.

L’acqua che filtra attraverso le fessure del terreno in prossimità di una grotta può sciogliere alcuni composti di cui sono formate le rocce, solitamente calcite e aragonite (carbonato di calcio) e gesso (solfato di calcio). La quantità di minerale disciolto dipende, tra gli altri fattori, dalla concentrazione di anidride carbonica e dalla temperatura della soluzione. Quando questa soluzione raggiunge una caverna piena d’aria, lo scarico di anidride carbonica altera la capacità dell’acqua di mantenere questi minerali in soluzione, facendoli precipitare.

Questa reazione chimica provoca un lento scioglimento delle rocce. Lentamente, con il passare degli anni, goccia su goccia, l’acqua satura di sostanze minerali le deposita dove cade: queste si accumulano e vanno a formare la stalagmite. La stessa cosa avviene sul soffitto, si formano le stalattiti grazie al continuo ed incessante gocciolamento.

Di solito le stalagmiti compaiono sotto le stalattiti in modo che se passa abbastanza tempo si uniscono e formano una colonna. Questo dipende molto dall’altezza della grotta poiché si stima che siano necessari tra i 4.000 e i 5.000 anni per formare 2,5 cm di queste strutture.

Ovviamente queste tipologie di strutture non sono solo interessanti per il turismo ma la scienza le utilizza per numerosi scopi, soprattutto legati alla datazione, dato che per il modo in cui si formano e la loro enorme longevità, la loro analisi porta a scoperte che altrimenti impossibili, essendo grandi testimoni del tempo.